
Le emissioni di gas serra rappresentano oggi uno dei problemi più critici. Queste emissioni hanno un impatto diretto sul cambiamento climatico, che ha spinto i governi ad attuare politiche di riduzione. In questo senso, il Acuerdo de París Si tratta di uno dei principali impegni internazionali per ridurre le emissioni globali, in cui anche la Spagna svolge un ruolo cruciale.
Il ruolo delle energie rinnovabili nella riduzione delle emissioni
Una delle principali leve per raggiungere la riduzione delle emissioni di gas serra è l’utilizzo di energie rinnovabili, che si sono rivelati altamente efficaci nel generare energia senza rilasciare gas inquinanti nell'atmosfera. Nel 2016, la Spagna è riuscita a ridurre le proprie emissioni di CO2 al 323,8 milioni di tonnellate, un 3,5% in meno rispetto all'anno precedente. Questa riduzione è stata possibile grazie a diminuzione dell’uso del carbone del 29%, sostituita principalmente dall'energia idroelettrica, la cui produzione è aumentata del 25,5%. Questo è un chiaro esempio di come le fonti rinnovabili contribuiscono alla riduzione delle emissioni. Inoltre, anche l’energia eolica e solare hanno svolto un ruolo chiave nel progresso verso la decarbonizzazione.
Come si sono evolute le emissioni di gas in Spagna?
Negli ultimi anni, la Spagna ha mantenuto una tendenza al ribasso nelle emissioni di gas serra, anche se deve ancora affrontare grandi sfide per rispettare i suoi impegni internazionali. Sebbene nel 2016 a Riduzione dell'26% Rispetto ai livelli del 2005, le emissioni complessive del paese sono state superiori del 13% rispetto al 1990, anno di riferimento per misurare i progressi nel protocollo di Kyoto. Tuttavia, i progressi sono notevoli se confrontiamo i dati più recenti: nel 2023, la Spagna ha registrato un Riduzione dell'7,5% rispetto all'anno precedente, per un totale di 271,6 milioni di tonnellate di CO₂ equivalenti, il livello più basso dall'inizio delle registrazioni storiche.
Questa diminuzione è stata possibile soprattutto grazie alla crescita delle energie rinnovabili Energia solare fotovoltaica e vento. Secondo un rapporto di Osservatorio sulla transizione energetica e l'azione per il clima (OTEA), queste fonti coprivano più della metà della domanda di elettricità del paese. Tuttavia, il settore dei trasporti Rimane il principale emettitore, rappresentando il 27% delle emissioni totali nel 2016.
Il settore industriale e la riduzione delle emissioni
L'impegno della Spagna copre molteplici settori, tra cui l'industria. Nel 2020, il Paese si è impegnato a ridurre le emissioni industriali del 21% rispetto al 1990. La Spagna ha attuato diverse politiche per raggiungere questo obiettivo e i risultati del 2016 mostrano che le emissioni del settore industriale sono diminuite del 10%, in gran parte grazie alle innovazioni nei settori del cemento, della chimica e dell’acciaio.
Tuttavia, uno dei settori più resistenti al cambiamento è stato trasporto, le cui emissioni sono aumentate del 3,1% rispetto al 2015. Questo settore continua a essere uno degli obiettivi prioritari per i prossimi anni, dato che rappresenta quasi un terzo delle emissioni globali del Paese.
Fondamentale per il futuro: gli impegni della Spagna fino al 2030
La Spagna è in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea in termini di riduzione delle emissioni. Entro il 2030, si prevede che il Paese otterrà una riduzione 32% rispetto ai livelli del 1990, avendo come riferimento il vostro Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC). Tale piano stabilisce inoltre obiettivi specifici per raggiungere a 74% di produzione di elettricità pulita per quella data, utilizzando fonti come l’energia solare ed eolica. Inoltre, le proiezioni per i prossimi anni indicano una crescita del fino al 60% di capacità di energia rinnovabile, consolidando la Spagna come uno dei paesi leader nell’uso di queste tecnologie.
La necessità di una transizione urgente nel settore dei trasporti
Una delle maggiori sfide per la Spagna per raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni è il settore dei trasporti, da cui mantiene una forte dipendenza combustibili fossili. Nonostante il calo in altri settori industriali e l’adozione di tecnologie pulite, il trasporto aereo e terrestre ha aumentato i consumi combustibili petroliferi del 63% dal 1990.
Il rapporto 2023 evidenzia che per affrontare questo problema sarà necessario decarbonizzazione complessiva del settore promuovendo mezzi di mobilità sostenibile. Tra le soluzioni proposte c'è l' elettrificazione dei trasporti stradali e migliorare le infrastrutture punti di ricarica per veicoli elettrici. Allo stesso modo, il trasporto pubblico ha ricevuto ingenti sussidi per incoraggiarne l’uso rispetto alle auto private, ma sono necessari maggiori investimenti e impegno per ottenere una vera trasformazione.
Nonostante ciò, gli impegni della Spagna restano ambiziosi. Entro il 2050, il Paese mira a raggiungere neutralità del carbonio, un obiettivo che implica non solo ridurre drasticamente le emissioni, ma anche compensare quelle che non possono essere eliminate attraverso tecnologie di stoccaggio e cattura del carbonio.
Questi sforzi sono supportati dall’attuazione di politiche di efficienza energetica, dall’accelerazione della crescita delle energie rinnovabili e dalla riduzione della dipendenza dai combustibili fossili, che migliorerebbero anche l’economia nazionale e ridurrebbero i rischi correlati come la volatilità dei prezzi dei fossili.
Ridurre le emissioni di gas serra è una sfida che riguarda tutti i Paesi e la Spagna, grazie ai suoi impegni e adeguamenti in settori chiave, sta segnando il percorso verso un futuro più pulito e sicuro in materia energetica.