Il Regno Unito ha segnato un punto di svolta nella storia dell’energia diventando il primo grande paese economico ad eliminare il carbone nella produzione di elettricità. Questo traguardo è il risultato di un processo di transizione energetica durato più di un decennio, durante il quale l’utilizzo di questo combustibile fossile è stato sostituito da fonti energetiche rinnovabili, come l’eolico e il solare.
L'uso del carbone ha alimentato la rivoluzione industriale nel Regno Unito, rilanciando l'economia del paese per più di un secolo. La prima centrale elettrica a carbone per la produzione di energia elettrica fu inaugurata a Londra nel 1882. Nel corso del XX secolo il carbone ha rappresentato la principale fonte di energia elettrica del Paese. Tuttavia, le politiche ambientali e la crescente preoccupazione per il cambiamento climatico hanno costretto le nazioni a cercare alternative pulite per ridurre le emissioni di carbonio. Incredibilmente, 135 anni dopo l’inizio di quel percorso con il carbone, il Paese lo ha completamente eliminato dalla produzione di elettricità.
Una giornata senza carbone nel Regno Unito: l’inizio della fine
Uno degli eventi più significativi di questa transizione verso le energie rinnovabili si è verificato nell’aprile 2017, quando, per la prima volta dalla Rivoluzione Industriale, il Regno Unito ha vissuto un’intera giornata senza bruciare un solo chilo di carbone per generare elettricità. Tra le 23:00 di giovedì e le 23:00 di venerdì, la centrale elettrica di West Burton 1, l'unica centrale elettrica a carbone in funzione all'epoca, ha interrotto la fornitura di elettricità alla rete nazionale.
Questo fatto, sebbene non abbia rappresentato la chiusura definitiva del carbone, è stato celebrato come una pietra miliare dagli attivisti ambientali. La giornata simbolica ha dimostrato che una grande economia come quella britannica poteva funzionare senza ricorrere ai combustibili fossili, segnando l’inizio di un’era di cambiamenti verso un futuro meno dipendente dalle fonti inquinanti.
La data è significativa poiché cade in primavera, periodo in cui la domanda di energia tende a diminuire. Le temperature moderate riducono la necessità di riscaldamento e aria condizionata e anche la domanda industriale è generalmente inferiore a causa delle festività. Tutto ciò ha permesso di generare energia con fonti alternative come gas naturale, energia eolica e solare.
Transizione energetica: dal carbone alle rinnovabili
Nel 2015, il governo britannico ha annunciato l’intenzione di eliminare gradualmente il carbone entro il 2025. Da allora, il Paese ha compiuto notevoli progressi nella transizione verso fonti energetiche pulite. Nel 2012, il carbone generava ancora il 40% dell’elettricità del paese, ma nel 2017 il suo contributo era sceso al 9%. Gran parte di questa energia è stata progressivamente sostituita dall’energia solare, eolica e da biomassa.
All’inizio degli anni 2020, il Regno Unito aveva già chiuso due terzi della sua capacità di carbone installata, consentendo una significativa riduzione delle emissioni di anidride carbonica. Gli impianti a gas hanno fornito il 47% dell’elettricità, mentre l’energia eolica e solare hanno contribuito in percentuale crescente.
Il ruolo dell'energia eolica è stato fondamentale per ridurre le emissioni del Paese. Tra il 2012 e il 2023, l’energia eolica è cresciuta del 315%, contribuendo in modo significativo alla produzione di energia elettrica. Insieme all’energia solare, queste fonti rinnovabili hanno sostituito milioni di tonnellate di carbone ed evitato costi significativi del carburante.
Chiusura dell'ultima centrale a carbone: Ratcliffe-on-Soar
Il 30 settembre 2024 ha segnato la chiusura definitiva della centrale elettrica di Ratcliffe-on-Soar, un impianto situato nel Nottinghamshire operativo dal 1968. Con una capacità di due gigawatt, Ratcliffe ha fornito energia a più di due milioni di case nei suoi momenti migliori . Tuttavia, con il crescente utilizzo delle energie rinnovabili e il calo della domanda di energia generata dal carbone, l’impianto ha chiuso le operazioni. Questo evento ha reso il Regno Unito la prima grande economia del G7 ad eliminare completamente il carbone dal proprio sistema elettrico.
La chiusura di Ratcliffe ebbe anche una forte componente simbolica, poiché la Gran Bretagna fu il paese che guidò la Rivoluzione Industriale, un processo che fu alimentato principalmente dal carbone. In questo senso, porre fine alla dipendenza dal carbone rappresenta anche la fine di un’era economica e sociale.
Secondo un'analisi di Ember, dal 2012 le emissioni del settore elettrico britannico sono state ridotte del 74%. In questo periodo, la combinazione di energia solare ed eolica è stata il principale fattore che ha consentito la riduzione delle emissioni.
Lezioni per il futuro: sfide e prossimi passi
Sebbene il Regno Unito abbia raggiunto un traguardo importante, c’è ancora molto da fare per raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2030. Sebbene le energie rinnovabili rappresentino già più della metà della produzione di elettricità del paese, il gas naturale continua a fornire una quantità considerevole di elettricità.
Organizzazioni ambientaliste come Greenpeace e Friends of the Earth hanno esortato il governo britannico a concentrarsi sull’eliminazione graduale del gas naturale e a continuare gli investimenti nell’energia pulita. Queste organizzazioni hanno anche sottolineato la necessità di fornire a solo transizione per i lavoratori che dipendevano dalle industrie del carbone.
Lo sviluppo di nuove tecnologie, come la cattura e lo stoccaggio del carbonio e l’idrogeno verde, sarà fondamentale affinché il Regno Unito raggiunga i suoi obiettivi climatici. La chiusura di Ratcliffe è solo un passo verso la completa decarbonizzazione.
Questo processo apre anche la porta alla creazione di posti di lavoro nel settore delle energie rinnovabili, consentendo all’economia britannica di continuare a crescere riducendo al contempo l’impatto ambientale.
La fine dell’era del carbone nel Regno Unito segna l’inizio di una nuova era in cui l’energia pulita sarà protagonista. Si tratta di un passo verso un futuro più sostenibile, in cui le emissioni di carbonio saranno un ricordo del passato e sarà promossa l’innovazione tecnologica nel campo dell’energia.
In primavera e Pasqua il consumo di elettricità diminuisce, ………… e aumenta nelle destinazioni di vacanza britanniche.
Verranno tutti in Spagna 😛